Ortopedia Michelotti

Oltre 100 anni di storia: dalla falegnameria all’ortopedia Michelotti

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Una tradizione familiare importante, tramandata di generazione in generazione da oltre 100 anni.

Per risalire alla storia della famiglia Michelotti arriviamo fino al 1720 quando Baldassarre Michelotti  lavorava il legno nella sua Antica falegnameria artistica. La notizie successive si hanno nel 1833 quando Giuseppe Michelotti ebbe tre figli: Nicola, Ida e l’altro fratello Giovanni Ferruccio, il professore di disegno e pittore.

I primi del ‘900: la tradizione del legno

Nel 1915 il figlio di Nicola, Galileo Michelotti prosegue la tradizione di famiglia legata alla falegnameria e apre botteghe a Roma, Lucca e Pescia. Siamo negli anni della Prima Guerra Mondiale e Galileo decise di andare a Glasgow a specializzarsi in Ortopedia, iniziando così a tracciare il futuro della famiglia Michelotti. Ricevette infatti subito l’invito dal Re per lavorare a Roma al Quirinale per realizzare le prime protesi e i primi arti protesici per i mutilati e invalidi di guerra.

Gli anni ’20 : dalla falegnameria al Laboratorio di protesi

Siamo nel 1922 quando Nicola Michelotti acquista il Palagio di Pescia, un imponente palazzo medievale signorile austero che ristrutturò prevedendo a piano terra e al primo piano i laboratori della falegnameria, un immenso salone dove ben 65 persone lavoravano il legno. Ebanisti, mastri d’ascia tutti impegnati con il fine di cesellare e modellare il legno per tutte quelle che erano le esigenze di quei tempi. Arrivarono le prime e importanti commesse per gli arredi pensate per i transatlantici che solcavano l’Oceano per portare i turisti i signori del tempo ma anche gli emigranti dall’Italia all’America. Poi arrivarono anche commesse dalla Thailandia dove furono progettati e realizzati gli arredi per il Palazzo Reale.

Nello stesso anno (1922) l’altro fratello il professor Giovanni Ferruccio viene chiamato all’Ospedale della Croce Rossa Italiana di Pescia, allora in Villa Calderai per insegnare disegno e calligrafia ai mutilati e agli invalidi. Il 20 ottobre nell’Ospedale Numero 2  – sede anche dell’Istituto di riabilitazione fisica e professionale – fu inaugurato, alla presenza delle autorità civili e militari un “Laboratorio di protesi” per la fabbricazione di gambe e braccia artificiali per soldati mutilati di guerra per ritornare a lavorare e così a portare a casa un salario necessario per la vita quotidiana. Qui Ferruccio progettò e realizzò la prima mano protesica con movimento meccanico. La necessità per i suoi allievi di scrivere con la mano destra fu così soddisfatta grazie a questo innovativo meccanismo che valse a Ferruccio un grandissimo riconoscimento: fu nominato “Rinnovatore dell’arte ortopedica” e ricevette il premio a Villa Glori a Roma. Il Professor Giovanni Ferruccio fu nominato poi capo officina del laboratorio ortopedico e nel 1916 mette appunto un particolare meccanismo per la protesi di coscia, questo gli valse il primo premio all’Esposizione di protesi di Bologna, un altro riconoscimento per il luminare Professore.

Il Secondo Dopoguerra: l’era dell’Officina ortopedica

Siamo nell’immediato Dopoguerra quando Umberto Michelotti perde il lavoro di contabile alla cosiddetta “Fabbrica delle ossa” e deve reinventarsi un lavoro, ma anche qui fu la guerra a permettere di ritrovare un occupazione. Assieme al padre si dedica alla fabbricazione delle protesi per i mutilati di guerra. Nel 1954 è Umberto assieme ai figli Giampiero e Saro che apre a Lucca il primo negozio con annessa officina ortopedica. Siamo in via Mordini e qui trovano posto tutte le attività di tecnica ortopedica con il laboratorio per i busti che ancora rimane nella casa a Pescia.  Nel 1959 Umberto acquista l’immobile in via Galli Tassi e fu proprio qui che l’Officina Ortopedica Michelotti ebbe il suo massimo impulso e divenne così un punto di riferimento per la Regione Toscana per la produzione di impianti ortopedici personalizzati questo perché la sede era proprio davanti al vecchio ospedale Galli Tassi che oggi è sede dell’attuale tribunale di Lucca.

Nel 1961 a Massa Giampiero Michelotti, il figlio maggiore di Umberto apre un punto vendita per quello che concerne gli ausili e le protesi. All’epoca il Ministero della Sanità si rese conto che il problema dei mutilati ed invalidi di guerra andava sempre più assumendo un aspetto molto importante della società italiana fu così che nacque ANMIG, l’Organizzazione nazionale invalidi di guerra e furono obbligatoriamente costituite delle scuole ortopediche in tutta Italia e Michelotti a Massa era una di queste.

1989: nasce Ortopedia Michelotti

Nel Giugno del 1989 nacque l’insegna di Ortopedia Michelotti, iniziando una fase di rinnovamento dell’”Officina”. Iniziano ad aprire a Fornaci di Barga nel 1988, poi a Castelnuovo in Garfagnana nel 1989, a Montecatini terme nel 1995, in Versilia nel 1996. Ma fu nel febbraio del 1994 che Vanni e Lorenzo Michelotti acquistarono un nuovo immobile a San Marco. Nei primi anni 2000 con grande intuizione Vanni propone a Lorenzo l’apertura di un nuovo centro specifico per gli ausili per la mobilità.

Oggi Gabriele figlio di Vanni, assieme a Lorenzo sono i nuovi protagonisti di questo ennesimo entusiasmante capitolo dell’ortopedia Michelotti.

Storico laboratorio di ortopedia